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Coldiretti al Brennero: stop alle falsificazioni e all’etichettatura ingannevole per difendere il Made in Italy

Un presidio imponente al valico del Brennero per tutelare i consumatori e le produzioni italiane

Migliaia di agricoltori della Coldiretti hanno invaso il Brennero, il principale valico di confine tra Italia e Austria, per dare un segnale forte contro la contraffazione e l’etichettatura ingannevole dei prodotti agroalimentari. Questa manifestazione è stata una dimostrazione di unità senza precedenti, sottolineando l’importanza di proteggere non solo i consumatori, ma anche le preziose produzioni italiane che rappresentano un patrimonio di qualità e tradizione. Il presidio imponente ha simboleggiato la determinazione nel garantire la trasparenza e l’autenticità dei prodotti, fondamentali per sostenere l’economia locale e preservare l’identità culinaria italiana nel panorama internazionale.

Un’azione di sensibilizzazione e di lotta alle frodi alimentari

Questa maxi mobilitazione, che ha visto la partecipazione di agricoltori provenienti da tutta Italia, rappresenta un atto di denuncia contro le importazioni di prodotti falsi che si spacciano per Made in Italy, danneggiando non solo i consumatori, ma anche l’intero sistema agroalimentare italiano.

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L’obiettivo: trasparenza e tutela del Made in Italy

L’obiettivo dichiarato della Coldiretti è quello di ottenere una maggiore trasparenza sull’origine dei prodotti alimentari, attraverso l’estensione dell’obbligo di indicazione in etichetta a tutti i prodotti in commercio nell’Unione Europea. Questa iniziativa mira a garantire che i consumatori possano fare scelte informate, conoscendo esattamente da dove provengono i prodotti che acquistano e supportando così le produzioni locali e di qualità.

In questa direzione, è stata avviata anche una raccolta firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza alimentare, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere un milione di adesioni. Tale proposta legislativa mira a rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine per tutti i prodotti alimentari venduti in Europa, non solo quelli freschi, ma anche quelli trasformati o parzialmente trasformati. Questo passo è visto come cruciale per contrastare la contraffazione e proteggere le denominazioni di origine, essenziali per preservare l’autenticità e il valore economico delle produzioni agroalimentari italiane.

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La campagna ha riscosso un ampio sostegno tra i consumatori europei consapevoli dell’importanza di conoscere la provenienza dei loro alimenti e di sostenere pratiche commerciali etiche e trasparenti.

Maggiori controlli e reciprocità: le richieste degli agricoltori

Oltre all’etichettatura obbligatoria, gli agricoltori al Brennero chiedono anche un rafforzamento dei controlli per contrastare le frodi alimentari e tutelare i consumatori. In particolare, invocano il principio di reciprocità, chiedendo di fermare le importazioni di cibo proveniente da Paesi che non rispettano gli stessi standard qualitativi e di sicurezza dell’Unione Europea. Questa richiesta nasce dalla preoccupazione che i prodotti agricoli italiani siano messi a rischio da pratiche commerciali sleali e normative meno rigorose in altri paesi, compromettendo non solo la competitività delle produzioni locali ma anche la salute dei consumatori europei.

Il rafforzamento dei controlli è considerato essenziale non solo per garantire la qualità e l’autenticità dei prodotti Made in Italy, ma anche per mantenere la fiducia dei consumatori nel sistema alimentare europeo. Gli agricoltori evidenziano la necessità di investimenti significativi nelle infrastrutture di controllo e nella formazione del personale preposto, al fine di garantire che ogni prodotto che arrivi sul mercato rispetti rigorosi standard di sicurezza e qualità.

Inoltre, la reciprocità è vista come una misura equa per assicurare che i vantaggi del mercato unico europeo non vengano vanificati da pratiche commerciali esterne che non rispettano gli stessi principi. Questa posizione riflette l’impegno degli agricoltori non solo a proteggere le proprie produzioni, ma anche a promuovere un commercio equo e trasparente che favorisca lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura in tutta l’Unione Europea.

Una risposta all’attacco della Corte dei Conti Ue

Questa mobilitazione rappresenta anche una risposta all’attacco della Corte dei Conti Ue nei confronti dei decreti italiani sull’etichettatura d’origine, considerati ostacoli al libero commercio. La Coldiretti ribadisce con forza il diritto dei consumatori di conoscere l’origine dei prodotti che acquistano e di scegliere consapevolmente cosa mettere nel proprio piatto.

Un impegno per garantire la qualità e la sicurezza alimentare

L’azione della Coldiretti al Brennero è un segnale chiaro e inequivocabile del suo impegno per la difesa del Made in Italy, per la tutela dei consumatori e per la promozione di un sistema agroalimentare sano, sicuro e trasparente.

Questo impegno si riflette non solo nella difesa delle tradizioni agricole italiane, ma anche nell’adozione di pratiche sostenibili che rispettano l’ambiente e contribuiscono alla salute pubblica.